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Sogni di lavorare all’estero? Ecco quali sono i principali tipi di contratti di lavoro in Australia

Se il tuo sogno è quello di trasferirti in Australia, senz’altro ti starai chiedendo quali sono le possibilità lavorative, considerando anche l’elevato costo della vita in questo meraviglioso paese. In pochi, infatti, possono mantenersi con risorse proprie, specie nel lungo periodo.

Tutto questo, però, non deve assolutamente scoraggiarti, perché gli stipendi sono proporzionati alle spese da sostenere, quindi tutto ciò che dovrai fare è trovare un impiego in linea con le tue necessità e aspettative.

Vediamo allora quali sono i principali tipi di contratti di lavoro in Australia e in cosa si differenziano.

Quali sono i contratti di lavoro in Australia ai quali aspirare?

Esistono principalmente tre tipi di contratti di lavoro in Australia che si differenziano per le ore di lavoro, la posizione e il ruolo ricoperto.

  1. Contratto casual: è abbastanza libero, non prevede un rapporto stretto con il datore di lavoro, né un minimo di ore lavorative; la paga è oraria e questo tipo di contratto viene spesso proposto a studenti, proprio per via del fatto che lascia la possibilità di scegliere il numero di ore in cui lavorare. Rispetto agli altri contratti poi, la paga sindacale minima è maggiore, questo perché non contempla la copertura pagata di malattie o ferie. I lavoratori con contratto casual sono comunque tutelati dal National Emplayment Standards Scheme che sancisce il diritto alla pausa, ad un minimo di ore per turno e ad un riposo maggiore quando si fanno gli straordinari.
  2. Contratto part time: prevede 20 ore settimanali di lavoro o, comunque, meno di 38 ore. Questo contratto assicura tutti i diritti di un contratto full time, come malattie pagate e ferie; la paga è stabilita in relazione al montante delle ore.
  3. Contratto full time: è a tempo indeterminato e regola rapporti lavorativi con una media di 38 ore settimanali fisse. Il dipendente ha diritto a malattie e ferie che vengono maturate secondo quanto stabilito dal National Employment Standars Scheme, il quale prevede in media 4 settimane di ferie annue.

Quale visto è necessario per lavorare in Australia?

Seppure non sia semplice, motivo per cui spesso si tende ad entrare con altri visti che permettano di poter lavorare, un’ottima soluzione è quella di trovare lavoro in Australia dall’Italia, il che potrà aiutarti anche ad ottenere più facilmente il visto.

Infatti, il visto sponsorship (sottoclasse 482, 18 e 494) è temporaneo e necessita della sponsorizzazione da parte di un datore di lavoro. In alternativa, puoi programmare tutto ciò che è necessario per poterti mettere nella condizione di richiedere lo skilled visa un visto indipendente, per cui è necessario ottenere un invito ad applicare, che permette anche di lavorare in proprio.

Se hai bisogno di maggiori informazioni sui contratti di lavoro in Australia e ti serve aiuto nella ricerca e nella domanda di visto più adatta al tuo caso, puoi rivolgerti ad Australia Legal: i nostri agenti di immigrazione possono assisterti nella domanda di visto e anche nella ricerca del lavoro giusto prima della partenza.

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